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I concorsi, da poco conclusi, non hanno ancora prodotto nel 2000 gli effetti di stabilità e di continuità degli insegnanti di sostegno, come da tutti auspicato. Su 60.457 insegnanti di sostegno, ben 6 su 10 sono a tempo indeterminato, gli altri 4 sono a tempo determinato. E’ appena il caso di sottolineare che, poiché le nomine attualmente in corso non copriranno tutte le sedi necessarie, la questione dell’eccessiva mobilità non verrà del tutto risolta. Si ricorda, ancora, che circa 4.500 docenti di sostegno a tempo indeterminato passano, ogni anno, nei ruoli normali aumentando la variabilità professionale. Da uno studio svolto su un campione di casi, si rileva come dalla scuola dell’infanzia alla scuola elementare alla scuola media, il numero di docenti di sostegno che mediamente incontrano un alunno in situazione di handicap è circa il doppio dei tre docenti ideali.Se si tiene conto della mobilità del personale a tempo indeterminato e dell’aleatorietà di quello a tempo determinato, si può ben dire che gli alunni in situazione di handicap hanno insegnanti per loro dedicati con il più alto tasso di variabilità di tutto il sistema scolastico. Il fatto è paradossale, pensando alle esigenze di maggiore continuità necessaria per questi alunni. Si è già detto, al proposito, che l’eccessiva mobilità di anno in anno degli insegnanti determina un livello di prestazione professionale degli insegnanti di sostegno più bassa, in quanto non hanno il tempo di legare con i colleghi, e più facilmente sono portati a ruoli di delega e isolamento: la soluzione del problema ha quindi forte valore qualitativo per evitare che il sostegno si riduca a segregazione didattica.La questione determina giuste proteste nei genitori, con i quali sono stati svolti numerosi incontri, nonchè interventi diretti con i provveditori al fine di individuare le soluzioni meno dolorose per tutti.Nell’anno scolastico in corso, attraverso le nomine in ruolo e la garanzia della triennalità di sede, si potrà avere finalmente una situazione nettamente migliore. Inoltre, al fine di evitare che le nomine aumentassero durante l’anno il cambiamento di insegnanti, si sono date indicazioni ai dirigenti scolastici per scegliere la soluzione più opportuna possibile, anche mantenendo in servizio i docenti a tempo determinato. E’ intenzione dell’Amministrazione studiare tutte le soluzioni, d’intesa con le organizzazioni sindacali, per garantire il massimo di continuità didattica per tutti gli alunni.(..)Un’ulteriore questione attiene alla presenza di pochi insegnanti specializzati tra quelli a tempo determinato. In molte province del nord le graduatorie di supplenti specializzati sono esaurite. I corsi di specializzazione attualmente in attività potranno tra breve risolvere la situazione. In questa fase si è provveduto ad indicare ai dirigenti scolastici l’opportunità di individuare e preferire, nelle nomine, i docenti a tempo determinato anche con lo svolgimento del solo primo dei due anni del corso di specializzazione.

IL TESTO INTEGRALE DELLA RELAZIONE AL PARLAMENTO SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE QUADRO SUI DIRITTI DELLE PERSONE IN SITUAZIONE DI HANDICAP LEGGE 5.2.1992 N.104, ART. 41 COMMA 2 E' PUBBLICATO SUL SITO:
FADIS

Nicola Quirico - nicola@disabiliforum.com

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