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Per avere una vita indipendente bisogna prima capire quali sono gli strumenti che possono davvero consentire al disabile di essere completamente autonomo. Questo e' possibile, e trovare la strada per arrivarci e' quel che fa il Centro Efesto. O meglio, e' questo che sono attrezzati e preparati a fare 'quelli' del centro Efesto, che sorge a Loreggia, in provincia di Padova. Medici, neurologi, psicologi, logopedisti: qui lavorano tutti in equipe, e tutti sono estremamente abituati a 'ragionare' anche con le tecnologie. Perchè mai come in questo caso medicina e, appunto, tecnologia, si fondono. Cerchiamo di capire meglio. Intanto, chi arriva al centro? Persone con deficit di tipo sensoriale, come ciechi e sordi, o con handicap motorio o intellettivo-simbolico-relazionale. Dopo la primissima fase, quella che si conclude con una diagnosi precisa, si comincia a studiare un percorso di autonomia personalizzato, mirato all'integrazione scolastica e lavorativa nel caso di soggetti giovani, o per un efficace reinserimento familiare, con particolare attenzione invece agli anziani. La buona notizia e' che, dopo qualche mese in cui ha 'camminato da solo', Efesto ha ricevuto l'ok della Regione Veneto ed e' diventato una struttura convenzionata con l'Ulss. Il che significa che tutti i residenti sul territorio egionale vi possono accedere con la semplice impegnativa del medico di base o dello specialista. La dicitura, testualmente, dev'essere questa: "Si richiede valutazione funzionale e tecnologica e redazione di progetto individualizzato di autonomia presso il Centro Efesto". L'impegnativa dev'essere poi firmata dall'Ulss di appartenenza. E' ovvio che non si parla di handicap lievi, o di quelli che necessitano solamente di un adattamento ambientale per essere risolti, ma piuttosto di quelle situazioni di deficit che richiedono interventi mirati, senza i quali il disabile è condannato alla marginalità sociale. Leggiamo da parte della delibera della Giunta regionale del Veneto che il centro opera in integrazione delle altre strutture sanitarie come ospedali, unita' spinali, centri di terapia intensiva di fisioterapia e così via, e "fornira' interventi integrativi per la conquista della massima autonomia avvalendosi dell'impiego di tecnologie compensative assimilabili propriamente alle tradizionali protesi. dopo un'appropriata diagnosi dei deficit e la valutazione delle potenzialita' residue, si testeranno e sceglieranno gli ausili, gli strumenti o i sistemi tecnologici - come previsto dallo stesso Nomenclatore Tariffario e dalla Legge 284/97 - tali da permettere in generale il recupero delle funzioni di lettura, scrittura, comprensione, verbalizzazione e movimento". Ma Efesto non si ferma qui, perche' e' gia' partito un progetto di cooperazione transnazionale nel settore dell'informazione, la distribuzione e la formazione al telelavoro per pluridisabili, da impiegare grazie all'utilizzo di tecnologie sofisticate e davanguardia: i partners sono, oltre a Confindustria che ne e' il promotore, anche Tiflosystem, l'European Institute for research and Professional Training, lOrganizacion Nacionl de Ciegos Espanoles e Telemartt, ovvero The Information Work Agency Serving Business Needs Worldwide.
Vi sembra poco?

Per info:segreteria@efesto.org

Valentina Polati - valentina@disabili.com

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