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stefano valdegamberiNecessario incentivare le famiglie, non penalizzarle


Abbiamo al telefono l’Assessore alle Politiche Sociali Stefano Valdegamberi, al quale vogliamo chiedere qual è il motivo per il quale la sanatoria badanti è stata fallimentare.
La sanatoria badanti non è stata fallimentare, ma sicuramente non ha dato quei risultati che le aspettative prevedevano. Nel senso che a mio avviso si è persa una grande occasione: invece di vedere il fenomeno come un fenomeno di sicurezza non si è visto questo impegno sociale come un’opportunità di regolarizzare tutte quelle persone che sono al servizio delle nostre famiglie e che con il sistema dei flussi non era possibile regolarizzare. Tant’è che le domande adesso venivano soddisfatte solo nella misura di un quinto, se solo una domanda su cinque viene accettata le altre erano costrette alla clandestinità .
Io stesso ho avuto delle famiglie che mi hanno chiesto di poter regolarizzare la propria badante.
Dobbiamo dire che le badanti sono una risorsa e ricchezza non solo per la famiglia e per la persona assistita ma soprattutto per lo Stato. Per le Regioni, le amministrazioni pubbliche, per i Comuni, perché il fatto che l’anziano non autosufficiente o la persona con disabilità rimanga presso il proprio domicilio permette allo Stato di risparmiare parecchie risorse.
La diffusione delle risposte assistenziali socio sanitarie, nelle case di riposo e negli istituti, porta a spese progressivamente crescenti. Basti pensare che nella regione veneto abbiamo circa 25 mila persone non autosufficienti presso le case di riposo, che percepiscono 470 milioni di euro.
Ne abbiamo molti di più, con lo stesso grado di non autosufficienza, assistiti a domicilio, molti dei quali beneficiano anche del servizio delle badanti, per le quali il bilancio regionale corrisponde a non più di 90 milioni di euro. Questo dato fa capire quanto valgono appunto i servizi domiciliari e quanto vale all’interno di questi anche il servizio di assistenza da parte di queste persone.
Se la persona non è supportata adeguatamente si trova costretta a far sì che le risposte vengano date al proprio caro non autosufficiente dagli istituti, con costi maggiori per la collettività .
Ecco che per questo non si sarebbe dovuto prevedere una penality, quasi un’ammenda da pagare di 500 euro per regolarizzare la badante, ma semmai un premio. Perché dovremmo premiare le famiglie che mettono in regola queste persone perché si assumono un maggior costo ma nello stesso tempo sollevano di molto le casse pubbliche. E quindi penalizzare chi fa questo servizio al posto dello Stato credo che sia un’impostazione non corretta quantomeno e poco conveniente per lo Stato stesso.

Quindi secondo lei il premiare le famiglie disponibili alla regolarizzazione potrebbe essere una soluzione? O eventualmente ci sono delle soluzioni alle quali lei sta pensando, o vi state muovendo in tal senso?
Noi abbiamo già pensato a delle soluzioni, nel senso che la Regione Veneto da diversi anni per le famiglie con fasce di reddito più basse eroga un contributo economico di sostegno, perché abbiamo riconosciuto il valore sociale della famiglia, e quindi l’assistenza nel contesto familiare. E anche il valore economico per le casse pubbliche. Tant’è che eroghiamo ogni anno circa 60 milioni di euro in assegni di cura, che in buona parte sono stati dati a famiglie che hanno al proprio interno l’assistente familiare che accudisce ai bisogni del proprio caro.
Ovviamente se da parte dello Stato ci fosse anche altrettanto sforzo, attraverso sgravi contributivi della persona che viene assunta regolarmente, attraverso benefici fiscali maggiori di quelli attuali, alla fine se ne avvantaggerebbe anche lo stesso Stato.
Purtroppo nella regolarizzazione si è persa questa opportunità , invece che vedere la sanatoria come un’azione punitiva per le famiglie dovrebbe essere stata l’occasione per riconoscere alla famiglia questo ruolo sociale e di sussidiarietà nei confronti dello stato, che fa risparmiare lo Stato. Cosa che a mio avviso nell’impostazione data non è emersa.

Bene, allora attendiamo le vostre proposte e siamo qui pronti ad accogliere qualsiasi spunto. La ringrazio per aver risposto alle nostre domande.
Grazie a voi.

L'intervista a Stefano Valdegamberi:

Per info:

In DISABILI.COM:
Lo Speciale BADANTI

IL FONDO PER LE NON AUTOSUFFICIENZE NON ESISTE PIÙ

Ilaria Vacca

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