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Guida agli acquisti con la Carta Adi (assegno di inclusione): cosa si può comprare, dove verificare il saldo, come richiederla

Come abbiamo avuto modo di segnalare, i pagamenti dell’Assegno di inclusione, per gli aventi diritto, seguono un preciso calendario che tiene conto della data di presentazione della domanda, e della sottoscrizione del Pad.

I PAGAMENTI DI MARZO
La competenza del mese corrente verrà pagata il 27 marzo per coloro che hanno presentato domanda dal mese di febbraio. Ricordiamo, infatti, che a partire dal mese di febbraio il primo pagamento viene disposto dal giorno 15 del mese successivo a quello di sottoscrizione del patto di attivazione digitale (PAD); mentre i successivi pagamenti, il giorno 27 del mese di competenza.

LA CARTA ADI
Ricordiamo che l’assegno di inclusione viene corrisposto, così come già per il reddito di cittadinanza, non con un versamento sul conto corrente personale del beneficiario, ma attraverso una carta ricaricabile, chiamata “Carta ADI” o Carta di Inclusione”, emessa da PostePay.
Coloro i quali sono ritenuti idonei al ricevimento dell’ADI (dopo aver presentato domanda e sottoscritto il PAD), possono ottenere la propria Carta ADI in Posta, dove viene consegnata insieme al primo pagamento nella data che viene comunicata al beneficiario attraverso il portale SIISLma anche via email e sms.
Su richiesta l’Adi può essere erogato su più carte individuali suddividendo l’importo spettante tra i componenti maggiorenni del nucleo familiare che esercitano le responsabilità genitoriali o sono considerati nella scala di equivalenza ADI con cui si determina l’ammontare del beneficio (genitori, persone con almeno sessanta anni di età o con disabilità o in condizioni di svantaggio, componente familiare che esercita le azioni di cura).
A stabilire le modalità di utilizzo della Carta ADI è il Decreto interministeriale del 27 dicembre 2023.

COSA SI PUÒ FARE CON LA CARTA ADI
La carta ricaricata con l’importo dell’assegno di inclusione consente al beneficiario di:
- fare spese e acquisti nei negozi, pagando con POS (circuito Mastercard): vediamo più avanti quali beni e servizi si possono acquistare
-  pagare la rata mensile dell’affitto, effettuando un bonifico SEPA/Postagiro presso gli Uffici Postali
- pagare le bollette delle utenze domestiche in Posta, tramite bollettini o MAV postali. È inoltre possibile usufruire delle agevolazioni relative alle tariffe elettriche e quelle riguardanti la compensazione per la fornitura di gas naturale riconosciute alle famiglie economicamente svantaggiate;
- prelevare contanti presso prelevare contante presso gli ATM di Poste Italiane (“ATM Postamat”) e gli ATM bancari in Italia (circuito Mastercard). È prevista una commissione di 1,00€ per ciascun prelievo effettuato da ATM Postamat e di 1,75€ per operazioni presso gli ATMbancari in Italia (circuito Mastercard).

Non si possono ricevere sulla Carta ricariche o bonifici da soggetti diversi dagli enti individuati dalla Normativa Vigente.

COME PRELEVARE CON CARTA ADI
Nel caso di attribuzione di una sola Carta ADI per nucleo familiare, si può prelevare contante tramite carta ADI fino ad un massimo di 100 euro al mese, moltiplicato per la scala di equivalenza ADI (il parametro della scala di equivalenza è pari a 1 per il nucleo familiare ed è incrementato fino a un massimo complessivo di 2,2 in base alle condizioni dei componenti e ulteriormente elevato a 2,3 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza).
Nel caso la Carta ADI venga attribuita ai singoli maggiorenni che esercitano la responsabilità genitoriale o sono compresi nella scala di equivalenza ADI, il limite mensile di prelievo di contanti è di massimo 100 euro per ciascuna Carta ADI individuale.

COSA SI PUÒ ACQUISTARE CON CARTA ADI
Come detto, la Carta ADI funziona come una sorta di carta bancomat, per effettuare pagamenti elettronici in negozi. Naturalmente non è possibile comprare di tutto: ci sono infatti delle limitazioni.
Di seguito, quello che non si può comprare con carta ADI:
-        giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità;
-        acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali;
-        armi;
-        materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
-        servizi finanziari e creditizi;
-        servizi di trasferimento di denaro;
-        servizi assicurativi;
-        articoli di gioielleria;
-        articoli di pellicceria;
-        acquisti presso gallerie d’arte e affini;
-        acquisti in club privati;
-        acquisto di sigarette, anche elettroniche, di derivati del fumo;
-        giochi pirotecnici;
-        prodotti alcolici.

Inoltre la carta ADI non è utilizzabile all’estero, e non si può usare per acquisti online o tramite servizi di direct marketing,


SCADENZA CARTA ADI: COME SI RINNOVA?
L’Assegno di Inclusione è concesso per un periodo massimo di 18 mesi dal rilascio della Carta: dopo i 12 mesi può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per ulteriori dodici mesi.
La richiesta di rinnovo può essere presentata dagli stessi canali e con le stesse modalità attualmente utilizzati per la prima richiesta dell’ADI. Se la domanda di rinnovo viene effettata sempre dallo stesso titolare, e viene accolta, i futuri accrediti saranno erogati sulla medesima Carta. Se invece viene presentata domanda da un altro componente del nucleo familiare,viene emessa una nuova carta da ritirare in Posta, intestata al nuovo titolare.

COME CONTROLLARE MOVIMENTI E SALDO DELLA CARTA ADI
Si può verificare il saldo e la lista movimenti della carta presso gli ATM Postamat, oppure chiamando:
- il numero verde: 800.666.888 per le chiamate da telefono fisso dall’Italia
-il numero +39.06.4526.6888 per le chiamate da telefono cellulare e dall’estero (il costo della chiamata da telefono cellulare e dall’estero è determinato in base al piano tariffario dell’operatore).

CHI Può RICHIEDERE L’ASSEGNO DI INCLUSIONE
Ricordiamo che l’assegno di inculsione è una misura di sostegno economico rivolta a:
• nuclei con minorenni
• nuclei con persone con disabilità (allegato 3 al DPCM n. 159/2013)
• nuclei con persone anziane con almeno 60 anni
• nuclei con componenti in condizioni di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione

Qui beneficiari, importi e come si richiede l’Assegno di inclusione.


Su questo argomento leggi anche:


Assegno di inclusione: cosa fare in caso di domanda non accolta

Redazione

Immagine di jcomp su Freepik

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