A Napoli i disabili si trovano in condizioni critiche. Gli enti dovrebbero garantire la fruibilità delle linee di trasporto pubblico, quindi l’accessibilità delle fermate, l’informazione e la formazione del personale per l’uso dei dispositivi per disabili, ma a Napoli questo non avviene. La convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità , impone che le barriere architettoniche vengano abbattute, ma a Napoli autobus e treni non possono essere usati dai disabili che si ritrovano segregati in casa o ad affrontare grossi disagi per le strade. È questo il panorama illustrato da Luca Romano per il portale cittadino Napoli Città Sociale. Sono numerose le segnalazioni di disabili motori e sensoriali, diverse le multe agli autisti degli autobus che girano con mezzi con pedane guaste, ma ciò non è sufficiente per richiamare l’attenzione sul diritto alla mobilità con il trasporto pubblico che i disabili hanno.
Districarsi tra i trasporti pubblici è difficile per tutti. Un non vedente deve avere dei punti fissi di riferimento. Nel momento in cui la fermata dell’autobus viene spostata senza avviso o il percorso dell’autobus modificato, il disabile sensoriale sarà disorientato e impossibilitato a spostarsi nella città . Per i non udenti invece il disagio maggiore si verifica nella stazione dei treni: se gli avvisi sono effettuati esclusivamente attraverso i megafoni non verranno recepiti. La soluzione in questo caso sarebbe quella di utilizzare i tabelloni già in funzione.
Per quanto riguarda la formazione del personale sulle misure da adottare in presenza di utenti disabili, sono ben noti gli effetti che si ottengono. Sono stati eliminati tanti piccoli disagi nel momento in cui la Gesac che gestisce l’aeroporto Internazionale di Napoli e la FISH (Federazione italiana per il superamento dell’Handicap) hanno stipulato il protocollo d’intesa con il quale gli operatori della FISH hanno istruito il personale dell’aeroporto di Capodichino.
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BARRIERE ARCHITETTONICHE e ACCESSIBILITA'
