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mano di uomo in carrozzinaArriva da Torino una sentanza importante per chi percepisce un assegno d'invalidità . Una ragazza disabile ha dovuto rivolgersi alla Consulta per le Persone in Difficoltà e avviare un ricorso per vedere riconosciuto il suo diritto a mantenere la provvidenza di invalidità fino a quando non abbia sostenuto la visita di accertamento della commissione.

Per molti potrebbe sembrare una questione normale, invece fino a poco tempo fa non era così. A volte la convocazione non arriva in tempo: scade il termine indicato sul verbale senza che il disabile sia stato chiamato per la visita. Le cause sono di varia natura: ritardi, liste d’attesa infinite, errori nella comunicazione. L'INPS in questi casi sospendeva l'erogazione della pensione.

D’ora in poi, nei casi in cui il ritardo è imputabile all’Inps (e non al disabile), l’ente pensionistico dovrà continuare a versare l'assegno, fino alla fissazione di una nuova visita: solo allora si potrà stabilire se la percentuale di invalidità è rimasta immutata oppure no.

Fonte: Quotidiano Piemontese