E' stata Ileana Argentin, deputata, a sperimentare in prima persona la funzionalità del dispositivo, auspicando una moltiplicazione di strutture accessibili in tutta Italia e una concezione diversa della donna disabile: €˜Sembra che a noi possano essere prescritti solo antibiotici, non anticoncezionali‑¬, ha osservato, precisando che €˜pur essendo una sostenitrice della libertà di scelta e delle posizioni di Ignazio Marino circa il testamento biologico, sono convinta che l'essere persona è talmente una cosa bella e importante che anche il testamento biologico può essere un pericolo: preferirei tante leggi che garantissero consultori e strutture come questa‑¬.
Anche Claudio Cecchini, assessore alle politiche sociali della Provincia di Roma, ha auspicato una moltiplicazione di consultori accessibili: €˜Ce ne dovrebbe essere uno per ogni Asl. Spero che questa peculiarità diventi buona prassi e che vengano abbattute le barriere non solo architettoniche, ma quelle culturali: le più pericolose, quelle che stanno nella testa e nel cuore della gente‑¬. Per la deputata europea Silvia Costa, sostenitrice della struttura da quando era assessore alla formazione della Regione Lazio, è indispensabile €˜la presa in carico del nucleo familiare con un figlio disabile, che deve ritrovare un baricentro, insieme al lavoro in équipe degli operatori. L'Italia è la prima nell'Unione europea per le leggi sull'integrazione scolastica; tuttavia, se la normativa risulta avanzata, occorre la sua esigibilità : tagliare proprio sul welfare rende complicato gestire i servizi‑¬.
Oltre ai disabili, il Consultorio ‑¬â€˜ frequentato da circa 1.300 utenti all'anno, tra affezionati e nuovi ‑¬â€˜ viene utilizzato da molti immigrati (circa il 30% del totale), soprattutto bengalesi, romeni, polacchi; non mancano i musulmani. I servizi sono accessibili anche a chi non è in regola con il permesso di soggiorno o non ha il tesserino Stp (Straniero temporaneamente presente); le prestazioni sanitarie sono gratuite, comprese le ecografie; solo in alcuni casi viene richiesto un rimborso spese minimo, a seconda della situazione economica di ciascuno. Numerose anche le famiglie romane indigenti che si rivolgono al servizio; non mancano le minorenni in gravidanza, che vengono accompagnate nel difficile percorso di una genitorialità responsabile.
Fonte: Redattore Sociale