Grazie alla sua speciale composizione (al suo interno si integrano un microscopio confocale laser, un microscopio a forza atomica e un microscopio a riflessione interna totale in fluorescenza) il microscopio è in grado di raggiunegere risoluzioni ottimali delle immagini, fornendo appunto una loro versione addirittura tridimensionale della cellula. L’immagine così resa è quella della cellula nella prospettiva dall’alto, dal basso e dall’interno.
Enorme passo quindi per la ricerca italiana su nano scala, soprattutto se si considera che nel nostro Paese, come pure in tutto il resto dei laboratori europei non esiste uno strumento simile.
Fonte: Quotidiano sanità