In virtù del maggiore sviluppo dei sensi diversi dalla vista, le persone cieche si rivelano spesso dotate di un udito particolarmente fine, tale da risultare molto prezioso in attività come quella del censimento dei cervi, per la quale ci si mette all’ascolto dei loro versi (detti bramiti), nel tentativo di localizzare gli esemplari. Grazie al crescente successo dell’iniziativa registrato negli anni scorsi, si rinnova quindi l’appuntamento garfagnino anche per il 2011, e non si esclude che la positiva esperienza toscana possa venire esportata anche nel resto d’Italia.
Fonte: Il Tirreno del 09-08-2011