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BrailleDopo Bologna una decina tra ristoranti e locande a Verona propongono ai loro clienti con disabilità visiva il menù in Braille. Promotori del progetto sono: l’ Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della sezione veronese e la Confcommercio veronese tramite l’Associazione ristoratori scaligera.
Oltre ad essere un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica, le imprese si attivano nel sociale contribuendo ad agevolare la frequentazione di ristoranti e locali da parte di ciechi e ipovedenti.

Già nel 2011 a Bologna quindici ristoranti si erano impegnati nel mettere a disposizione dei loro clienti menù in linguaggio Braille. Un anno dopo la speranza è che strada facendo aumenti il numero di locali che partecipano a questo progetto. E i risultati già si vedono: anche in Valle d’Aosta alcuni bar e ristoranti si sono attivati.
 Oltre al menù tradotto nell’alfabeto dei non vedenti, si tratta di mettere in atto qualche accorgimento in più come accompagnare il cliente con disabilità visive al suo tavolo, preferibilmente in salette poco rumorose per favorire l’ascolto, disporre con attenzione bottiglie, posate, bicchieri, condimenti e pane, fornire una descrizione visiva del piatto e domandare più frequentemente se tutto va bene.

Per conoscere i ristoranti veronesi che hanno aderito al progetto visitare la pagina di Confcommercio Verona.


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I MENU' DEI RISTORANTI BOLOGNESI ORA ANCHE IN BRAILLE