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simone salvagnin€˜Fino alla fine del mondo‑¬ in questo caso non è un modo di dire, ma la definizione di una sfida, lanciata e soprattutto vinta. Si tratta della straordinaria impresa realizzata da Simone Salvagnin, ventottenne vicentino ipovedente, che ha concluso in questi giorni la prima tappa della sua spedizione in Sud America a bordo di un tandem, giungendo alla città più a sud del mondo, Ushuaia, Patagonia.

Il viaggio di Simone, attraversata anche simbolica per dimostrare che le barriere, se esistono, sono anche e spesso solo mentali, era iniziato il 12 gennaio scorso con la Ojos del Salado - Patagonia Expedition 2012. Ad accompagnare Simone, campione mondiale di arrampicata sportiva, tanta forza di volontà , la Carta Onu dei diritti dei disabili nello zaino, e la sua guida Enrico Rizzolo, col quale ha percorso a bordo del loro tandem oltre mille chilometri.

Sfumata per un soffio la scalata al vulcano più alto del mondo (il cileno Ojos del Salado, 6.981 metri d’altezza) a causa delle avverse condizioni meteo che hanno costretto la spedizione a fermarsi a quota 6.000 metri, Simone può ritenersi comunque più che soddisfatto.

Fonte e foto: Agenzia Adnkronos

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