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incendio a ramenskiSi è consumata nella notte tra giovedì 25 e venerdì 26 aprile una tragedia in un ospedale psichiatrico vicino Mosca, dove in un incendio sono rimaste uccise 38 persone. Secondo quanto riporta la stampa, la maggior parte dei pazienti della struttura era sedata, e per questo motivo non è riuscita a scappare.

L'incendio è scoppiato in una struttura di Ramenski, a circa 60 chilometri a nord di Mosca, dove si trovavano 41 persone: solo tre di loro (una infermiera e due pazienti) sono riusciti  a mettersi in salvo. Secondo le prime ricostruzioni e la testimonianza dell'infermiera che si è salvata, gli allarmi antincendio hanno funzionato correttamente. I pazienti, che avevano tra i 20 e i 76 anni, erano però sotto l'influenza di sedativi e dormivano: sarebbero quindi morti senza aver avuto il tempo di reagire. La maggior parte dei loro corpi si trovava ancora a letto: solo in otto avrebbero cercato di fuggire e sono stati ritrovati vicino all'uscita all'interno dell'edificio, le cui finestre erano protette da sbarre.

Al momento sono al vaglio degli inquirenti le ipotesi circa le cause dell'incendio, sia dolose che accidentali. Gli incidenti e gli incendi nelle strutture mediche in Russia sono molto comuni, con almeno 18 casi negli ultimi sette anni: nel 2009 28 persone sono morte nell'incendio di una casa di riposo per anziani nella Repubblica di Komi; nel 2007 a Tula in una casa di cura sono morte 32 persone.

Fonte: Il Post