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comunicatori per malati di slaE' allarme in Lazio, dove sembra essere ormai al lumicino il fondo per i comunicatori destinato ai malati di SLA e a tutte le persone con gravissime disabilità , tra cui molti bambini. A lanciare l'allarme è Viva la Vita onlus, la quale sottolinea l'importanza di questi fondamentali strumenti che permettono a persone, lucide ma immobilizzate, di comunicare col mondo esterno, quindi di vivere.

Come leggiamo dal comunicato dell'associazione stessa, il Lazio, nel 2006, si è distinto per essere stato la prima regione in Italia ad approntare un percorso virtuoso che consentisse ai malati di SLA di poter avere un comunicatore e tutti i servizi connessi. Dal 2008, con fondi del Ministero della Salute, questa opportunità è stata data anche alle altre regioni poiché un comunicatore ad alto contenuto tecnologico, non è incluso nell'attuale ed ormai obsoleto nomenclatore tariffario e quindi non è erogato dal Servizio Sanitario Nazionale. Attualmente il fondo regionale si sarebbe dunque prosciugato quasi del tutto, con un rimanente 3% degli originari 1.535.670 euro.

Tra gli ausili inclusi (circa 1.500), comunicatori a puntamento oculare, ausili a più basso contenuto tecnologico fino ai campanelli di chiamata, per una spesa media a paziente di circa 9mila euro.

"Da Regione di eccellenza, per aver speso troppo bene questi fondi, adesso siamo la Regione in cui i malati rischiano di non comunicare - commenta Mauro Pichezzi, Presidente di Viva la Vita onlus -. Abbiamo proposto, per tamponare l'emergenza per un anno, di impiegare 500 mila euro da anticipare attraverso il fondo regionale sociale dedicato alla SLA di 9 milioni di euro per continuare ad erogare comunicatori finché si rendano disponibili nuovi fondi ministeriali".

Fonte: cs