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vaccinoIn questi giorni molti sono a letto con l'influenza, ed è previsto proprio in questi giorni il picco. Picco che quest'anno ci si attende sarà particolarmente forte, poiché, come leggiamo nel comunicato stampa dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, con 3 diversi ceppi, due dei quali assenti da qualche anno in Europa e quindi "nuovi" per buona parte dei soggetti, in particolare nell'età pediatrica che saranno quindi più esposti.
 
A questo proposito - spiegano gli esperti dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - il vaccino può ancora per qualche giorno essere praticato con efficacia (alla luce del fatto che il picco sta arrivando e che il vaccino non immunizza una volta inoculato prima di una decina di giorni).  In particolare si raccomanda la vaccinazione per i soggetti a rischio, come cardiopatici, pneumopatici, pazienti affetti da fibrosi cistica e diabete.
Sembra che quest'anno l'attacco dell'influenza sarà particolarmente virulento, e che colpirà oltre il 30% dei bambini e più del 10% degli adulti. Numeri elevati, dovuti anche alla scarsa partecipazione alla consiueta campagna vaccinale di autunno (ricordiamo il ritiro di alcuni vaccini nei mesi scorsi).

Ancora una volta, i consigli rimangono quelli consueti, riportati dall'Ospedale Bambino Gesù: Per limitare il contagio è utile lavare spesso le mani, coprire la bocca in caso di tosse e/o starnuti, usare fazzoletti di carta usa e getta, usare mascherine se esposti a contatto con altre persone non malate. Si ricorda che è importante consultare il medico in caso di sintomi importanti o che persistono troppo a lungo (oltre i 5 giorni). Si è contagiosi dal momento in cui si contrae il virus e fino a 5-7 giorni dalla scomparsa dei sintomi.
 
"Una precisazione da sottolineare - raccomanda il professor Alberto Villani, responsabile di Pediatria Generale e Malattie Infettive del Bambino Gesù e vicepresidente della Società Italiana di pediatria - è che tutti coloro che hanno un figlio con una malattia quale le cardiopatie, le pneumopatie, il diabete, la fibrosi cistica vaccinino il proprio figlio proprio per evitare la possibilità che contragga l'influenza. Si tratta di categorie a rischio per le quali una semplice influenza può diventare una malattia di particolare rilevanza. Per tutti i bambini in buona salute è sufficiente fronteggiare i sintomi avvalendosi del consiglio del proprio pediatra, somministrare farmaci per la febbre e tenere le vie respiratorie il più libere possibile. Insomma i tipici comportamenti che i genitori di bambini ormai non più piccoli conoscono molto bene".
 

Fonte: CS