I medici francesi dicono sì all’eutanasia, ma solo in casi clinici eccezionali. Su sollecitazione del presidente Francois Hollande in merito alla questione vita-morte, il Consigli nazionale dell'Ordine professionale (Cnom) ha pubblicato la sua posizione ufficiale su "Fine vita, assistenza alla morte".L’attuale legge Leonetti del 2005 si esprimeva contro l’accanimento terapeutico, garantendo al paziente il diritto di ricevere terapie in grado di alleviare il dolore (cure pallative) pur con il rischio di abbreviare la vita.
Ora i medici francesi si sono espressi a favore della sedazione assistita, un €˜dovere d'umanità " verso chi non ha risultati dalle normali terapie ed è afflitto da prolungate agonie o da dolori insopportabili. Tale stato dovrà essere accertato non da un solo medico ma da un’equipe di medici.
Si potranno avvalere del diritto alla sedazione teminale coloro i quali avranno fatto richieste persistenti e lucide di porre fine alla loro vita. Per far sì che l’eventuale testamento biologico possa essere facilmente reperibile dai medici che curano il paziente, i medici francesi propongono che il testamento sia inserito nel dossier del paziente e in un registro nazionale o in un sistema accessibile alle equipe di cura.
Altro tema affrontato dall'Ordine è la libertà di mettere in atto o meno la sedazione finale da parte del medico. Egli potrà decidere secondo le proprie convinzioni se porre fine alla vita del paziente. A questo principio di libertà della coscienza del medico si deve però affiancare il dovere di accompagnamento umano del paziente e la presa in carico della fase finale della vita da un altro medico.
L’Ordine francese è inoltre consapevole della necessità di diffondere un'informazione puntuale, con il contributo dei medici sull’applicazione delle attuali norme, ma anche la messa a punto di un piano nazionale di sviluppo delle cure palliative, con la dotazione di mezzi umani e tecnici stabili, per rispondere alle carenze del territorio.
Fonte: La Stampa
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