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medico di spalle Ottobre sarà un mese caldo, sul fronte delle manifestazioni contro la legge di Stabilità e i tagli alla sanità . Oltre alle associazioni del mondo della disabilità , che da tempo hanno fissato per il 31 ottobre la data per una manifestazione per protestare contro una politica di tagli alla spesa sociale, anche dal fronte dei professionisti arriva una risposta in questa direzione.
La Fp Cgil Medici ha infatti indetto uno sciopero per il 27 ottobre prossimo, alla quale stanno aderendo molte cifre sindacali del mondo medico, che invitano medici, veterinari, psicologi, biologi, farmacisti, chimici, sociologi, amministrativi, pedagogisti a presentarsi in camice bianco per una protesta nella capitale.

Dunque, diversi i giorni e i soggetti coinvolti, ma la spinta è la stessa: secondo la Fp Cgil Medici: "E' ora di fermare gli obiettivi di più liberalizzazioni e più privato in sanità contenuti nell'Agenda del Governo Monti di fine agosto, che si stanno concretizzando con la raffica di ulteriori tagli al servizio sanitario pubblico". Ma per la Fp Cgil Medici:" Non basta fermare i tagli. Dobbiamo ridurre le diseguaglianze sempre maggiori tra Nord e Sud, eliminare le mani delle cattiva politica, degli sprechi, della corruzione e della criminalità organizzata e dare una risposta al precariato".
E poi continua: "E dire no alla legge di stabilità che introduce nuovi tagli, prolunga il blocco dei contratti e delle convenzioni ed elimina perfino l'indennità di vacanza contrattuale fino a tutto il 2014. Siamo sempre di meno, con minori risorse e con grave disagio, a rispondere ai bisogni di salute dei cittadini. Così come opporsi al decreto Balduzzi che "dà la possibilità alle Regioni di trasferire in modo unilaterale ed arbitrario i dipendenti delle aziende sanitarie da una provincia all'altra; penalizza medici e cittadini spingendoli verso la libera professione nel privato; lascia la possibilità ai direttori generali nominati dalla politica di scegliere il direttore di struttura complessa nell'ambito di una terna; introduce il criterio del contenimento dei costi nella valutazione dei dirigenti medici e sanitari; mantiene la figura del medico di guardia medica; impedisce il passaggio alla dipendenza dei medici del 118; consente il rinnovo dei contratti dei precari, anche per la dirigenza, ma non avvia nessun percorso di stabilizzazione; consente ai dirigenti medici e sanitari di poter andare in pensione a 70 anni, a discrezione dell'azienda e impedendo nuove assunzioni".


Fonte: CorriereSanità

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