«Su proposta del dottor Quintavalle quest’anno abbiamo visionato una serie di progetti sull’autismo - ha detto Cacciaglia - prendendone in considerazione più di uno, tra cui quello su assistenza e inserimento lavorativo di adulti autistici perché, grazie alla sensibilizzazione del dottor Iengo, ci siamo accorti di quanto tale problema fosse presente anche sul nostro territorio». «Si tratta di un disturbo frequente e spesso viene diagnosticato tardi, condannando il paziente a una situazione irreversibile di emarginazione - ha aggiunto Iengo - destino evitato solo dalla diagnosi precoce».
Proprio in questa direzione va il corso universitario illustrato da Quintavalle: «Già 120 operatori Asl vi si sono iscritti e, grazie al contributo economico della Fondazione, dovranno pagare solo 40 euro per l’iscrizione. Chi lo frequenterà regolarmente otterrà ben 35 crediti formativi. Due le modalità di lezione: tramite teleconferenza da aule a Modena o singolarmente con programma formativo tramite password personale - ha spiegato -. Sarà aperto a educatori, laureati in discipline sanitarie, docenti, famigliari o pediatri per un efficace diagnosi precoce. È diretto dal dottor Carlo Hanau, già direttore scientifico dell’Osservatorio che, partito dalla nostra Asl ad aprile 2010, è uno dei pochi esempi italiani di realtà che lavorano sulla metodologia di trattamento di casi autistici secondo le linee guida del ministero della Salute 2008 e quelle della Società italiana di neuropsichiatria infantile».
Fonte: Il Messaggero del 18-02-2011