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Per i malati di SLA forse si intravede la fine del tunnel ! Ma tutti gli altri ? Migliaia di disabili gravi ,accuditi dai loro famigliari ,che in questa Regione non ricevono alcuna risposta e sostegno concreto per l'assistenza se non la prospettiva di finire nelle strutture residenziali . Non si riesce a comprendere come la Regione lamenti la mancanza di risorse per i cosidetti "ASSEGNI DI CURA"(da non confondersi con le indennità d'accompagnamento) quando per integrare le rette delle strutture residenziali mette 1500 euro al mese per ogni persona non autosufficiente ricoverata. L'assegno di cura per i malati di SLA arriverà ,è palese ,altrimenti non si comprende l'uscita dei consiglieri ,nulla accade per caso ricordatelo ,qualcuno si prenderà il merito per iniziative che in realtà sono state portate avanti da comuni cittadini umbri .... Deve esser chiaro ,per erogare un assegno di cura per sostenere l'assistenza in famiglia di una persona non autosufficiente non serve una legge apposita ,se c'è la volonta politica di sostenere concretamente la domiciliarità ,basta una delibera di un direttore generale di una ASL , delibere, che in Umbria abbondano, se si tratta di autorizzare l'inserimento di una persona non più autonoma in una struttura residenziale . Ecco un esempio di delibera che autorizza l'inserimento di una persona non autosufficiente in una RSA . La delibera medesima autorizza anche l'impegno di spesa di oltre 15.000 euro all'anno, parte di competenza della Regione al pagamento della retta di 2600 euro al mese . http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:U_4Ul9eaUTgJ:albopretorio.asl1.umbria.it/albo_asl1/portaldata/albo_files/1013_Inserimento%2520ToGi%2520%2520e%2520BaFi%2520mag2011.pdf+delibera+alto+tevere+asl+inserimento+residenza&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it&source=www.google.it

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