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Mi trovo anche io a dover rinnovare la concessione dei benefici della L. 104 per poter assistere mio padre, vedovo, di 88 anni compiuti in gravissime condizioni di salute che vive con me. Lo scorso anno, il 21 marzo 12, gli avevano concessa l'invalidità civile e relativa 104, per la durata di un anno. Forse il medico che venne a visitarlo pensava che mio padre ringiovanisse e migliorasse in questo anno, ma purtroppo così non è stato e mio padre è peggiorato tanto, nel frattempo, da dover vivere con me (che sono figlia unica) e mia figlia di 9 anni. Lui è vedovo come detto, io purtroppo pure, con una bambina ancora piccola e lavoro nella Pubblica Amministrazione. La situazione ora è la seguente: mio padre è stato chiamato per la revisione della sua invalidità al controllo presso l'inps di Roma (Eur) lo scorso 14 febbraio, ha fatto la visita e ancora non sappiamo nulla di ufficiale dell'esito che è apparso - ovviamente - a favore del rinnovo, ma non abbiamo ricevuto ancora il verbale. La mia concessione di benefici della L. 104 scade il 21 marzo prossimo, io ho ripresentato la domanda on line all'inps per visita e 104, seguendo alla lettera le indicazioni della commissione medica di controllo dell'inps. Mi sono immediatamente attivata (il 15.02.13), e, tutto tace. Il mio Ufficio intanto dice che deve sospendere l'erogazione dei benefici se non ho materialmente un verbale di concessione da presentare ed io non posso rientrare al lavoro perchè non posso lasciare mio padre in casa solo visto che nel frattempo, a ciò che aveva si è aggiunta una ischemia che non gli permette di parlare, scrivere e comprendere (afasia e disartria) . Preciso che io attualmente sono in congedo straordinario per lui in base all'art. 42 del decreto legislativo 151/01. Questa è l'Italia, questa è la P.A., si parla tanto di sostegno all'anziano, alle famiglie, di non ospitalizzare le persone, di umanizzazione dell'ultima fase della vita... ma dove? L'inps rivendica tempi tecnici e sostiene che io debba ottenere la prosecuzione dei miei permessi, in attesa della documentazione ufficiale dell'inps e la P.A. dove io lavoro nega la concessione... bah, moriremo tutti di burocrazia! Scusate lo sfogo ma si arriva all'esasperazione oltre il dolore di vedere una persona cara in queste condizioni! Grazie per l'attenzione Loretta Cavazzini

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