Menu

Tipografia
Carissima S. sono la mamma di una ragazza che segue una terapia di mantenimento per una patologia onco-ematologica che grazie a Dio le permette d svolgere una vita "normale" compreso un lavoretto estivo che la impegna nei mesi di giugno e luglio. Ci viene chiesto di programmare le ferie estive, d'accordo con i colleghi scelgo le settimane centrali motivando la mia scelta con il fatto che proprio in quelle settimane la ragazza assume un farmaco che soprattutto nei giovani induce disturbi quali mal di testa e difficoltà visive e vanno quindi tenuti monitorati (abitiamo a circa 35 km dall'ospedale) e che rimanendo a casa con lei in quel periodo riesco a tenerla controllata vicina e le permetto di svolgere l'attività di cui sopra. ORA su decisione del medico la terapia viene fatta slittare di due settimane, informo la D S G A chiedendole di poter fare slittare anche le ferie: succede il finimondo, mi risponde che Lei non mi concederà le ferie, che anche a Lei piacerebbe stare a casa quando le pare per fare,i comodi suoi e che devo stare molto attenta, proprio così: "stai attenta sai, perchè prima dici che deve fare le cure, e poi che deve lavorare, devi proprio stare attenta quando dici le cose perchè...non sei la più bella"eccetera eccetera eccetera. Grazie al cielo ho risolto il problema con la Dirigente grazie alla legge 104 e alla possibilità di usufruire e al congedo biennale ad essa legato. Tutto questo per dirti che certe persone, purtroppo (per loro più che per noi) esistono e la legge ci permette di difenderci anche da loro. In bocca al lupo e ..."non ti curar di lor, ma guarda e passa". Una mamma

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy