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Fra i soggetti diversamente abili, coloro per i quali si manifesta una maggiore difficoltà di inserimento lavorativo, sono rappresentati dall'utenza mentale e psichica. Oggi esistono scarse risposte strutturate, sia di tipo qualitativo che quantitativo. Spesso gli inserimenti in aziende si risolvono per ragazzi/e in situazioni difficili in veri fallimenti!Secondo me vanno ricercate delle soluzioni intermedie per coloro che non saranno mai in grado di essere collocabili nelle aziende. Bisognerebbe intervenire per realizzare dei sevizi fra loro complementari, che consentano al disabile mentali di usufruire di un percorso personalizzato al di fuori di una logica strettamente assistenziale ma di esperienze concrete per tappe di arrivo o di transito in relazione al proprio progetto.

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