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La madre di una mia alunna con disabilità lieve (che sta per terminare la 3^ media) mi ha riferito pochi giorni fa , molto preoccupata, di essere stata convocata insieme agli altri genitori degli alunni disabili iscritti al primo anno (un istituto professionale statale) dalla vicepreside e 3 insegnanti per un colloquio informativo. In tale occasione la vicepreside informava (...spaventava?) i presenti spiegando loro quanto fosse impegnativo il corso di studi scelto, delle tante difficoltà che avrebbero incontrato i loro figli disabili.di come non tutti sarebbero stati in grado di farcela . La madre diceva di sentirsi in colpa per non aver capito le difficoltà della figlia, di non volerla danneggiare ulteriormente, di aver fatto un errore di valutazione (parole sue) che intendeva riparare, infatti dopo questo colloquio era corsa a fare un'iscrizione c/o un CFP , finendo in lista d'attesa. Se le cose sono andate come ha raccontato la madre non siamo in presenza di atti discriminatori e illegali aggravati dal fatto che la mia alunna è ancora nell'obbligo scolastico? Che fare? Grazie Armanda Tomirotti Docente di tecnologia c/o la scuola media statale di Vidigulfo (PV) e madre di un ragazzo disabile

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