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1 07 Mag 2012 alle 18:14 ing. Guido PACETTI BUSTINI I veri invalidi Personalmente rientro purtroppo in questa categoria, avendo stabilito l’INPS con un frettoloso verbale che sono invalido al100%, ma che non ho diritto all’accompagno pur avendo per iscritto un medico Dirigente del s. Camillo (Geriatra per la precisione) dichiarato dopo un’accurata visita che sono portatore di handicap tale da non consentire lo svolgimento in modo indipendente, sufficiente, autonomo e sicuro degli atti necessari alla mia sussistenza, viste le gravi patologie con cui devo convivere. Per la grave obesità , per gli episodi di sonnolenza acuta dovuti in parte alla sleep apnea in parte alla terapia farmacologia rischio con alta probabilità traumi per cadute a terra, per cui si ritiene necessaria la tutela da parte di un care giver. Con i debiti pago un badante non continuativo e a cui pago i contributi INPS. A tutto ciò, e non è finita, soffro di un grave disturbo bipolare, difficilmente controllabile e curabile. Ciò premesso devo notare che siamo bombardati quotidianamente dalle notizie di falsi invalidi, che, finchè non scoperti e con la compiacenza di medici degni di essere radiati dall’Albo professionale, mentre i nostri sacrosanti diritti vengono disconosciuti dall’INPS, avverso cui dobbiamo fare ricorso per vederli ricononosiuti Per esemplificare riporto il caso personale per cui dopo due mesi di ospedale e fino a dicembre 2010 mi venne riconosciuto l’accompagno, senza che ne avessi fatto richiesta, per togliermelo dopo un anno essendo considerato invalido all’80 % a parità di patologie da curare.A settembre dopo l’asportazione benigna del rene sx, mi viene riconosciuta dalla commissione INPS, come detto sopra l’invalidità al 100% ma non l’accompagno. Contano le leggi vigenti e non la loro arbitraria interpretazione, per dare al cittadino abile o disabile che sia la sensazione di essere governato con leggi giuste. E’vero l’Italia non ha ora finanze solide, ma una piccolissima parte di esse deve essere riservata a chi lo stato non può aiutare, ma deve almeno parzialmente far sentire la presenza e l’appoggio per non perdere i suoi principi costituzionali. Ed è giusto e sacrosanto che una volta tanto si parli di veri disabili: mi sembra verso loro più corretto e opportuno. ing. Guido Pacetti Bustini Articoli Correlati

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