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Mi piace la Presidente della Camera quando fa affermazioni così forti, non è la prima volta che la leggo. Un impegno che vorrei da lei: quello di far seguire le sue parole con fatti concreti e ricordarsi che anche la Lingua dei Segni italiana attende da venti anni il riconoscimento giuridico di Lingua come stabilito dalla Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con disabilità , ratificata dal Parlamento italiano nel marzo 2009. Non servono risorse finanziarie come qualche lobby lascia intendere, ma una consapevole presa d'atto affinchè persone sorde, udenti, famiglie, operatori, insegnanti, mediatori culturali e linguistici, possano utilizzarla in ogni contesto.

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