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Sono la mamma di una ragazza di 20 anni affetta da grave disabilità fin dalla nascita. Sara è in carrozzina a causa di una tetraparesi spastica. Pochi giorni fa abbiamo presentato presso la nostra ASL di appartenenza a Roma (VIII municipio) la richiesta per un ausilio (montascale a cingoli) in quanto Sara trascorre le vacanze estive in una piccola casa di montagna di nostra proprietà . Per poter raggiungere la nostra abitazione è indispensabile salire venti gradini e il montascale che avevamo avuto in precedenza circa sei anni fa (già usato e revisionato) è ormai inutilizzabile. Un incaricato della ASL ha accertato necessità di tale ausilio,ma la richiesta,una volta pervenuta a chi di dovere (dott.ssa F.), è stata respinta. Le condizioni di salute mie e di mio marito non ci permettono assolutamente di prendere Sara in braccio (l‑¬à‹Å“abbiamo fatto per molto tempo, ma Sara ormai è una signorina robusta e le nostre braccia sono stanche). Siamo indignati, soli e disperati.

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