Avrei gentilmente bisogno del suo aiuto per chiarire dei dubbi riguardo la possibilità di somministrazione del pasto tramite PEG da parte della nostra figura professionale.
Consultndomi con un sindacato mi è stato detto che noi non possiamo effettuare questa manovra perchè considerata infermieristica con tutti i rischi, nel caso si dovessero provocare danni al bambino, di incorrere in sanzioni penali.
Volevo a questo punto sapere da lei se esiste una normativa al riguardo che possa chiarire qual'è il limite professionale di un Assistente Educativo Culturale.
La richiesta di effettuare questa manovra rimane, e le necessità oggettive del bambino ugualmente pertanto come posso tutelarmi?
Ma soprattutto volevo sapere se è possibile richiedere un infermiere a scuola che possa trattenersi solo per la somministrazione del pasto in convenzione con la Asl, al fine di poter garantire al minore l'inviolabile diritto allo studio e un intervento sanitario professionalmente adeguato che possa tutelarlo anche da un punto di vista fisico.
La ringrazio anticipatamente
La risposta di mamma Marina
Gentilissima A.
la somministrazione del pasto tramite PEG molti la configurano nelle raccomandazioni emanate dal Ministero della Sanità nel 2005, sono regole chiare e ferree, questo il link che può consultare www.claudiabottigelli.it/nota_25_novembre_2005%20%20LINEE%20GUIDA%20PER%20LA%20SOMMINISTRAZIONE%20DEI%20FARMACI%20A%20SCUOLA.pdf
Queste invece alcune considerazione dell'avvocato Nocera in merito all'argomento: www.mobilita.com/rivista/542007/farmaci.html
Durante il GLH che vede coinvolti anche ASL e Servizi sociali può essere richiesta dal DS la figura infermieristica per il momento del pasto se gli operatori o educatori rifiutano per scritto di farlo, assolutamente non deve essere penalizzato l'alunno o i genitori.
Cordialmente,
Marina Cometto
