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Il Giudice del tribunale di Venezia ha dunque accolto il ricorso della famiglia Carrer, considerando che, nonostante non esista allo stato alcuna cura sperimentata idonea a far arrestare e regredire tale malattia, o quantomeno a farne rallentare il decorso, tuttavia si riconoscono dei miglioramenti nella piccola con la cura a base di staminali. La cura, dunque, come riferito dai legali, cui è stata sottoposta Celeste è "da considerarsi quale cura compassionevole, prevista dal decreto ministeriale Turco-Fazio".
Si ribalta così la decisione dell' Aifa che aveva ordinato di bloccare la cura lo scorso maggio, in seguito alla segnalazione dei carabinieri del Nas e della procura di Torino.
Fonte: Corriere del Veneto